giovedì 30 luglio 2020

TERRA - PARLA LUCA SALTALAMACCHIA: «Ambientalismo significa avere una visione di società funzionale e uno sviluppo sostenibile.»


"Il mio spirito è quello di una persona che è abituata a trascinare, se necessario anche davanti ai tribunali, quelli che vogliono violare i diritti, quelli che vogliono massacrare le persone in difficoltà, quelli che vogliono sfruttare il territorio, l’ho sempre fatto e con questa logica vorrei iniziare questo percorso che porterà alle elezioni del 20 e 21 settembre.

È necessario però che vi spieghi bene qual è la mia visione di ambiente, che poi è quella di questa lista che mi ha scelto proprio per questo motivo. Per me essere ambientalista non significa amare gli alberi e stare a contatto con la natura, non significa solo questo, significa molto di più.

Avendo avuto la possibilità di girare il mondo e la mia terra, e quindi di visitare decine e decine di situazioni di disastri ambientali, mi sono reso conto che esiste un collegamento intimo e profondo tra la tutela dell’ambiente e il godimento dei diritti fondamentali.

Violare l’ambiente non significa semplicemente distruggere il verde, significa innestare dei meccanismi che porteranno alla morte di persone, alla malattia di persone, alla privazione della dignità di persone, alla chiusura in casa di persone.
Violare l’ambiente, produrre disastri ambientali, significa consentire che pochi si arricchiscano sfruttando un bene che è di tutti a discapito di tutti.
Questa logica è la logica che noi vorremmo sovvertire, noi vorremmo portare avanti un’idea di società dove gli interessi collettivi siano portati avanti a discapito dei guadagni e degli interessi di pochi.

Ambientalismo non significa solo amare la natura, significa avere una visione di società che sia funzionale a uno sviluppo sostenibile."

Luca Saltalamacchia, portavoce di #TERRA

#SceglilaTuaTerra

IL SIMBOLO DI TERRA



Quando ci siamo chiesti come rappresentare il nostro progetto comune, gli interrogativi che ci siamo posti sono stati vari: come rappresentare la nostra regione e in particolare l'ambientalismo nella nostra regione, come immaginare una presenza e una convivenza armonica del passaggio dell'umanità nel nostro paesaggio, come si raffigura quindi una centralità del rapporto tra uomo e ambiente, tra anthropos e natura.
Abbiamo quindi deciso di prendere a esempio l'opera di un maestro della fotografia del novecento, Mario Giacomelli, che ha lavorato proprio su questo tema e che si è posto questi stessi interrogativi in parte della sua produzione.

"La fotografia ti permette di testimoniare del passaggio tuo su questa terra, come un blocco di appunti."

Le fotografie di Giacomelli riescono a sintetizzare dal punto di vista semiologico le texture generate dall’aratro sul campo di terra. Le linee del campo compongono un’immagine grafica astratta che, grazie all’interazione con un segno naturale, l’albero, ci porta a riconoscere l’immagine mentale.
Da qui le nostre linee, il nostro segno nel paesaggio, da qui l'ombra dell'uomo che diventa la traccia di un albero e racconta della volontà di alleggerire la sua impronta sulla terra, e lo sguardo al mare, segno ripetuto del paesaggio campano, come orizzonte comune, come sguardo rivolto ad un futuro migliore.
Più giusto, più armonico, un modo di rapportarsi alla nostra #TERRA che non lasci indietro la Natura senza la quale noi non saremmo e non potremmo essere.

#SceglilaTuaTerra

mercoledì 29 luglio 2020

TERRA - PARLA STEFANIA FANELLI: «Finalmente un progetto che guarda al futuro!»


“𝘍𝘪𝘯𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘱𝘰𝘯𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘭𝘶𝘯𝘨𝘰.
𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘦̀ 𝘭𝘢 𝘯𝘢𝘳𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘦𝘥 𝘦̀ 𝘱𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘰 𝘦̀ 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘵𝘢, 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘪𝘯 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘰 𝘶𝘯 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘦𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘦𝘯𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘯𝘦́ 𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘪𝘭 𝘥𝘦𝘴𝘵𝘪𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘨𝘰𝘭𝘪, 𝘦̀ 𝘪𝘯 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘰 𝘪𝘭 𝘧𝘶𝘵𝘶𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘯 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘰 𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘣𝘪𝘵𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦!”

𝗦𝘁𝗲𝗳𝗮𝗻𝗶𝗮 𝗙𝗮𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶, 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘃𝗼𝗰𝗲 𝗱𝗶 #TERRA


#SceglilaTuaTerra

copy: Gigi Valentino

OSPEDALI COVID IN CAMPANIA: BASTA MENZOGNE! DE LUCA FACCIA CHIAREZZA!


Vi ricordate le prodigiose strutture ospedaliere che De Luca aveva promesso, facendone il fiore all'occhiello della sua politica fattiva? 
Non sono MAI entrate in funzione, a causa di un contenzioso scontato tra Regione Campania e Med, l'azienda che si è aggiudicata l'appalto per la fornitura di questi tre ospedali modulari (di Napoli, Caserta e Salerno) e che ( sulla carta)avrebbe dovuto consegnare i moduli di terapia intensiva in 18 giorni.
Ad oggi 20 luglio sono invece desolatamente vuoti e inutilizzabili e non si sa se mai saranno aperti al pubblico.

Mentre gli ospedali regionali sono al collasso , privi di personale e con liste d’attesa infinite per i cittadini. Alcuni, come il Loreto Mare, addirittura chiusi.

La pandemia è stata per il PD una grande risorsa: un giro di affari e un grande volano per la campagna elettorale dello Sceriffo di Salerno. 
Su tutta la questione De Luca tace, mentre prepara il prossimo video spot contro chi passeggia al mare o chi mangia una pizza da asporto.

Basta menzogne. 

martedì 28 luglio 2020

LA NOSTRA TERRA BRUCIA



Una colonna di fumo nera e acre si alza ora dalle strade di Barra
L'ennesimo caso di una sciagura che in Campania torna ogni anno come un tormentone estivo.
Centinaia di cittadini dovranno oggi respirare aria tossica e chiudersi dentro: un lockdown che va avanti da decenni e che ci dice che alle nostre latitudini siamo in emergenza sanitaria da ben prima dell'ultima pandemia.

Per quanto ancora dovremo stare a guardare il minuetto di chi ci governa e che promette soluzioni mentre in realtà lascia che tutto questo vada avanti senza disturbo?

Per quanto ancora l'incapacità e l'omertà decideranno della vita di tutti noi.


Da anni la Campania brucia.
È ora di dire basta. 

#sceglilatuaterra 

TERRA: CONFERENZA STAMPA - IL VIDEO


lunedì 27 luglio 2020

TERRA - MARTEDÌ 28 LUGLIO LA CONFERENZA STAMPA DEL PROGETTO



TERRA è il progetto di chi ritiene che la difesa dell'ambiente e la democrazia sui territori siano priorità.

La nostra non è solo una lista elettorale: è una call for action per tutti i cittadini che hanno a cuore la tutela dell'ambiente e il diritto alla salute, ad una vita degna, ad un futuro non 'intossicato' dalle lobby della "munnezza".


Vi aspettiamo domani in diretta sulla nostra pagina Facebook, stay tuned!

RICOMINCIARE PER NON FERMARSI

Dopo il naufragio della malapolitica, finalmente TERRA!
Ph: Corriere della Sera

Il primo disegno che impariamo a fare da bambini è quello di un albero. Un rettangolo sbilenco marrone con uno scarabocchio verde in cima: è il modo in cui ci rappresentiamo come parte della natura, che da piccoli ci pare essere incantata e incontaminata.
In realtà non lo è.
Deforestazione selvaggia, avanzata dei
deserti, siccità, montagne di rifiuti a cielo aperto. Non è un film di fantascienza. È il mondo che la politica dello sviluppo economico a tutti i costi, drogata dall'ideologia del progresso, ha consegnato al futuro. Cosa insegneranno le bambine e i bambini del prossimo decennio?

"Abbiamo 12 anni per salvare il pianeta". 

Non lo dicono solo gli attivisti, i cittadini impegnati tutti i giorni nella lotta contro le ecomafie e in difesa dei beni comuni. Lo ha riconosciuto l’ONU ormai due anni fa.
Negli ultimi due anni centinaia di migliaia di giovanissimi hanno affollato le piazze e le strade di ogni continente perché non sono disposti a rimanere a guardare mentre pochi sfruttano e avvelenano le risorse di tutti.
Mancano 10 anni, poi la Terra ci presenterà il conto. Noi pensiamo di potere e dovere fare la nostra parte, a partire dalla nostra regione: da quella Campania Felix che camorra, malapolitica e imprenditoria collusa hanno provato a trasformare in una discarica a cielo aperto.
Abbiamo lottato contro le discariche e gli inceneritori, contro la privatizzazione dell’acqua, contro i roghi tossici alimentati dall'industria del parallelo, contro la chiusura degli ospedali, contro chi negava l’emergenza mentre si ammalavano di cancro anche bambine e bambini appena nati.
Ma non abbiamo detto solo no.
Abbiamo delle idee per cambiare insieme il modello di sviluppo che oggi calpesta i nostri diritti.

Non siamo stati ascoltati e non ci siamo fermati per questo. Oggi quelle idee vogliamo portarle là dove si prendono le decisioni. E abbiamo bisogno del sostegno di tutti. 

L’ambientalismo non è una favola ingenua e non è un tema tra gli altri. È la scommessa più grande che come specie umana dobbiamo affrontare.

Ed è affidata a noi e alle generazioni future. 
C’è ancora tempo, ma il momento è adesso.

Non possiamo più aspettare. 
Noi ci siamo. E tu?

Ph: Corriere della Sera