Quando ci siamo chiesti come rappresentare il nostro progetto comune, gli interrogativi che ci siamo posti sono stati vari: come rappresentare la nostra regione e in particolare l'ambientalismo nella nostra regione, come immaginare una presenza e una convivenza armonica del passaggio dell'umanità nel nostro paesaggio, come si raffigura quindi una centralità del rapporto tra uomo e ambiente, tra anthropos e natura.
Abbiamo quindi deciso di prendere a esempio l'opera di un maestro della fotografia del novecento, Mario Giacomelli, che ha lavorato proprio su questo tema e che si è posto questi stessi interrogativi in parte della sua produzione.
"La fotografia ti permette di testimoniare del passaggio tuo su questa terra, come un blocco di appunti."
Le fotografie di Giacomelli riescono a sintetizzare dal punto di vista semiologico le texture generate dall’aratro sul campo di terra. Le linee del campo compongono un’immagine grafica astratta che, grazie all’interazione con un segno naturale, l’albero, ci porta a riconoscere l’immagine mentale.
Da qui le nostre linee, il nostro segno nel paesaggio, da qui l'ombra dell'uomo che diventa la traccia di un albero e racconta della volontà di alleggerire la sua impronta sulla terra, e lo sguardo al mare, segno ripetuto del paesaggio campano, come orizzonte comune, come sguardo rivolto ad un futuro migliore.
Più giusto, più armonico, un modo di rapportarsi alla nostra #TERRA che non lasci indietro la Natura senza la quale noi non saremmo e non potremmo essere.
#SceglilaTuaTerra
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